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Come sopravvivere ai tacchi alti

Come sopravvivere ai tacchi alti


14/12/2012
Qualche post fa, vi abbiamo dato dei consigli su come scegliere le scarpe da indossare durante il giorno e al lavoro. In particolare, ci siamo rivolti alle lettrici suggerendo di non indossare tacchi alti se non per poche ore al giorno e di portare con sé un paio di scarpe di ricambio. “Più facile a dirsi che a farsi” verrebbe da dire, visto che ci sono alcune figure professionali (mi viene da pensare alle promoter), a cui viene richiesto di indossare dècolleté pur dovendo stare in piedi otto ore al giorno. 
Ricordiamo (giusto per fare un po’ di terrorismo) che i tacchi alti possono essere la causa di molti problemi: sesamoiditi, metatarsalgie, la malattia di Haglund (ingrandimento dell’osso sul tallone), per citarne alcuni. Ma quindi cosa fare per limitare i danno? Come ripetiamo sempre, l’importante è prendersi cura della salute dei propri piedi e vi diamo un po’ di consigli anche per sopravvivere ai tacchi alti. 
Innanzitutto, assicuratevi che le scarpe calzino bene e usate dei cerotti per proteggere la pelle dalle vesciche. Non appena vi è possibile, togliete le scarpe e fate un po’ di stretching (utile anche per le dite, soprattutto se costrette in punte strette). A proposito di stretching, fare yoga è di grande aiuto: molte posizioni, infatti, permettono di rinforzare anche piedi e caviglie. Indossate un plantare ortopedico per dare supporto all’arco plantare e, di conseguenza, anche alla schiena, migliorando anche la postura. E soprattutto ascoltate i vostri piedi: ricordate che il dolore è un segnale di allarme, quindi non ignoratelo né prendetelo sottogamba. 
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