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Dalla plantare alla multidimensionale: torniamo a parlare di riflessologia

Dalla plantare alla multidimensionale: torniamo a parlare di riflessologia


23/10/2012
Tempo fa la notizia di uno studio scientifico condotto per verificare la validità della riflessologia plantare aveva attirato la nostra attenzione. Ora torniamo a parlare di questa tecnica di massaggio basata sulla teoria che sulla pianta dei piedi si trovino riflessi tutti gli organi del corpo, o meglio della sua evoluzione. Mentre la riflessologia plantare classica utilizza protocolli operativi che partono da e sono volti ad alleviare sintomi precisi, quella multidimensionale va oltre la manifestazione sintomatica e punta all’attuazione di un percorso più completo e più intimo. 
Una seduta prevede diverse metologie, dalla cromopuntura al massaggio energetico sui punti chakra dei piedi, tutte tecniche che possono essere padroneggiate dopo corsi di preparazione della durata di tre anni e che presuppongono una certa predisposizione mentale anche da parte del “paziente”, se così si possa definire. 
Se la riflessologia plantare ha avuto la sua piccola conferma scientifica, leggere che “ogni segno podalico ha una lettura multidimensionale: un callo può rappresentare un problema fisico o un blocco della persona a livello energetico, emozionale o spirituale” ci porta a pensare che per quella multidimensionale non avverrà mai. Ma sul fatto che il benessere dell’uomo passa in maniera preponderante per i piedi siamo completamente d’accordo.
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