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Piedi e corsa: alcuni consigli

Piedi e corsa: alcuni consigli


15/11/2012
La produzione di plantari e di strumenti per ortesi spesso va a braccetto con lo sport, per l’attenzione che gli sportivi rivolgono (o dovrebbero rivolgere) ai loro piedi, così esposti a traumi e a stress da fatica. Se gli atleti professionisti hanno un pool di personali trainer che seguono i loro allenamenti, così non è per le persone comuni, che spesso nell’approcciarsi all’attività sportiva commettono errori che potrebbero costare caro. Per questo oggi dedichiamo questo post alla corsa, sport alla portata di tutti. Chiunque può uscire di casa e mettersi a correre in un parco, con la convinzione di fare qualcosa per il proprio benessere, ma se non si seguono delle semplici regole, più che correre, si corrono dei rischi inutili. 
Noi, ovviamente, ci concentriamo sui piedi e ribadiamo quello che ormai è diventato il nostro leit motiv: scegliete le scarpe giuste! Fatevi consigliare da un commesso esperto, scoprirete che per ogni individuo esiste la scarpa giusta. E questa varia a seconda del tipo di allenamento che volete fare, a seconda del vostro piede (piatto o cavo) e del conseguente tipo di appoggio (pronato o supinato) che si valuta dall’impronta del piede o rilevando eventuali asimmetrie nel consumo delle suole. 
Fare stretching è importante prima e dopo la corsa, soprattutto se si ha una certa età, ma non dimentichiamo di esercitare anche i muscoli del piede, per scongiurare fastidiosi problemi, come fasciti plantari o tenditi. Come fare? Con semplici esercizi, ad esempio facendo rotolare una pallina da tennis sotto la pianta del piede o esercitandosi ad afferrare piccoli oggetti con le dita del piede. 
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