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Tacchi alti in 3D

Tacchi alti in 3D


28/08/2013

Le ferie sono già un ricordo per la maggior parte di noi, che con l’abbronzatura ancora vivida, abbiamo fatto ritorno alla vita quotidiana. Scarpe incluse! Sì, perché se la maggior parte del tempo durante le vacanze è stato trascorso a piedi nudi sulla sabbia, il ritorno alle scarpe di tutti giorni potrebbe essere traumatico. Soprattutto per le donne alle prese con i tacchi alti durante le lunghe giornate lavorative.
Dall’Inghilterra, e per la precisione dal Royal National Orthopaedic Hospital di Londra, arriva un’immagine che raffigura la posizione innaturale delle ossa del piede su una scarpa con il tacco alto. Di immagini a raggi X sulla rete se ne vedono tante, ma questa, ottenuta con uno scanner 3D è di certo più eloquente. Ottenuta dalla combinazione delle immagini di centinaia di raggi X bidimensionali, la scansione 3D offre una panoramica del piede da ogni angolazione, permettendo di valutare in tempo reale lo stato e la funzionalità del piede e delle anche.
Non tutti gli specialisti, però, concordano sulla validità dello scanner 3D come strumento nella diagnosi e nel trattamento del mal di piedi, in quanto esso non permette di valutare altri fattori importanti: in primis, la distribuzione del peso e il carico di stress subito dalla varie regioni del piede.
Tutti sono invece concordi nel puntare il dito contro i tacchi alti, tra le cause primarie dei disturbi ai piedi. Consapevoli di non poterne vietare l’uso, però, gli esperti consigliano di usarli con “moderazione” e per brevi periodi di tempo. Quindi per il vostro rientro al lavoro non scordatevi le scarpe di ricambio.

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