
L’appoggio del piede durante la corsa è fondamentale: questo gesto, ripetuto tante volte in modo scorretto, comporta un rischio altissimo di infortuni.
Dall’appoggio del piede dipende la velocità della corsa, ma anche la sua efficienza.
Se si corre bene diminuisce la fatica e migliorano le prestazioni.
La tecnica di corsa e lo stile della corsa
La tecnica e lo stile della corsa sono personali e per cambiarli serve tempo, onde evitare di provocare stress articolari e muscolari.
Ci sono poi più tipologie di corsa: la corsa sui talloni, la corsa sull’avampiede, la corsa metatarsale etc.
Per la corsa non si ha la stessa attenzione che per gli altri sport, perché spesso il pensiero comune “a correre alla fine siamo capaci tutti”.
Invece correre significa sottoporre il nostro corpo ad un gesto continuo e ripetitivo che, se non fatto al meglio, porta inevitabilmente a infortuni.
Fase di appoggio
La fase di appoggio del piede è il momento in cui si ammortizza il peso del corpo.
Il piede si appoggia al suolo con la parte laterale della pianta, per poi scaricare tutto il peso del corpo sul tutto l’arto inferiore.
In questa fase i muscoli si contraggono e si caricano di energia elastica.
Ogni corridore deve scoprire qual è l’appoggio adatto a lui: ogni appoggio ha infatti un effetto a catena sul movimento, fino alla parte superiore del corpo.
I runner esperti conoscono ogni tipo di appoggio in base alla distanza, velocità, terreno etc.
Più stili di corsa si usano, più il movimento sarà salutare per il corpo e ci porterà benefici.
Come appoggiare il piede nella corsa
Secondo diversi studi il 70% dei podisti appoggia il piede di tallone, il 30% lo appoggia di mesopiede o di avanpiede.
L’appoggio del tallone in fase di corsa è più traumatico per le articolazioni rispetto all’impatto col terreno di tutto il piede.
L’appoggio ideale del piede nella corsa prevede tre diversi momenti: la fase di appoggio, la fase di spinta e la fase di volo.
L’appoggio del piede durante la corsa provoca stress alle ginocchia se si appoggia per primo il tallone, e stress a caviglie e tendine d’Achille se si poggia per prima la punta.
Prevenire dolori ai piedi, tallonite e tendinite
Per prevenire dolori al piede, alla pianta del piede, talloniti e tendiniti, dobbiamo migliorare la tecnica di appoggio del piede e la corsa, utilizzare scarpe da running adeguate e plantari ortopedici su misura in base alle nostre esigenze.
Consigli per correre bene e ottenere benefici per il nostro corpo:
- Piedi
I piedi partecipano alla spinta che ci diamo e, prima dell’atterraggio a terra, devono essere nella corretta posizione (avampiede più in basso del tallone per ammortizzare e ripartire). - L’appoggio del piede
La cosa fondamentale è che l’appoggio deve avvenire non troppo avanti al nostro corpo, ma in una zona che corrisponde perpendicolarmente al nostro baricentro (bacino).
Se l’appoggio fosse troppo avanti (e di tallone) appoggeremmo la gamba in estensione con un movimento continuo di frena/accelera e peseremo gravemente sulle nostra ginocchia. - Sguardo
Guardate sempre verso la direzione che state seguendo, 20/30 metri davanti a sé. - Mento
Il mento deve essere parallelo al terreno. - Spalle aperte e rilassate
Per respirare al meglio e assecondare la corretta posizione del busto le spalle devono essere aperte e rilassate. - Petto all’infuori
Petto verso il mento per usare la cassa toracica e il diaframma per la corretta respirazione. - Braccia e mani
Le braccia vanno piegate ad altezza del gomito e vanno mosse avanti e indietro per controbilanciare il movimento della gamba opposta.
Le mani devono essere rilassate - Sedere
Il sedere deve essere leggermente in fuori - Inclinazione del corpo
L’inclinazione deve essere in avanti e partire dal basso, non dal bacino, è il baricentro che va in avanti, così che la forza di gravità diventi alleata per facilitare la corsa.